Ultimamente non se ne parla più tanto, ma ha fatto discutere per giorni e giorni la proposta del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha l’obbiettivo di mettere a disposizione taxi e navette, all’uscita dalle discoteche, per le persone che hanno, come si suol dire, alzato il gomito e non solo per ballare. In questo modo, secondo il Ministro, si eviterebbero, o comunque si limiterebbero, le cosiddette stragi del sabato sera. La sperimentazione, iniziata ai primi di Agosto tra le polemiche, in realtà pare non sia andata benissimo. In una di queste, a Jesolo, su circa 4000 presenti solo una ventina di persone pare abbiano usufruito del servizio. Il progetto, in sostanza, prevede che chi esce dalla discoteca si sottoponga volontariamente al test per misurare il tasso alcolemico presente nel sangue.
Un richiamo al senso di responsabilità che appare difficile trovare in quella fascia di giovani che, seppur residuale, in qualche caso purtroppo esce con l’ intento di bere e, quando esce dalla discoteca, nella maggior parte dei casi, a tutto pensa tranne che a fare l’ alcol test. E soprattutto, purtroppo, chi ha bevuto non si rende troppo spesso conto del reale pericolo che egli rappresenta per sé e per gli altri. La sperimentazione dovrebbe terminare a metà Settembre ma, visti i risultati e le polemiche seguite a questa proposta, in tanti pensano che non verrà convertita in legge. Oltretutto ha destato stupore negli stessi elettori di centro destra. In tanti, provocatoriamente, hanno accusato il governo di “agevolare” e quasi dare il via libera alle ubriacature del sabato sera. L’ intento non sarà stato di certo quello, ma certamente non è semplice non concordare con lo psichiatra Paolo Crepet che, a proposito di questa proposta si è chiesto, provocatoriamente, come l'avrebbe presa la vecchietta che esce dall’ospedale e che magari si è sottoposta a visite e terapie particolarmente pesanti e deve pagarsi di tasca il taxi per rientrare a casa. Insomma, le polemiche non sono mancate e sicuramente non mancheranno neppure in futuro qualora la proposta del Ministro Salvini diventasse legge e venisse finanziata con soldi pubblici. Sicuramente l’ intento era buono ma i risvolti pare non siano stati, almeno sino ad ora, all’altezza delle aspettative dei proponenti.