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Tpl, Faisa Cisal “Rendere più moderno il contratto collettivo”

ROMA (ITALPRESS) – Il trasporto pubblico locale “muove il Paese” ed è fondamentale “riconoscerne l’importanza”. Così Mauro Mongelli, segretario generale della Faisa Cisal, la Federazione autonoma italiana sindacale degli Autoferrotranvieri, internavigatori ed ausiliari del traffico, in un’intervista all’Italpress presenta temi e gli obiettivi al centro del congresso nazionale del sindacato che si svolgerà a Roma il 22 e il 23 novembre.
Si tratta di “un settore fondamentale per il Paese, che serve a decongestionare i centri urbani per allontanare le auto private e riconsegnare ai cittadini un servizio integrato ed ecologicamente sostenibile”, prosegue.
“I temi del congresso – spiega Mongelli – sono contenuti all’interno del suo titolo: Lavorare per il Paese con dignità e sicurezza. Saranno dettagliati e snocciolati prendendo a riferimento le tipicità del trasporto pubblico locale, che muove ancora il Paese e continuerà a farlo”, aggiunge.
Si parte, quindi, dalla questione salariale, per poi affrontare “la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, il contratto collettivo nazionale e la sicurezza sui luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto. Le aggressioni – continua il leader della Faisa Cisal – rappresentano un problema purtroppo molto rilevante e che mette in cattiva luce questa modalità di trasporto. Poi c’è il tema dello sciopero che, soprattutto in questo momento, viene bombardato: è un diritto costituzionale che viene messo sempre più in discussione”.
Per quanto riguarda il contratto di settore, Mongelli ha spiegato che il suo rinnovo è “anticipato dalla presentazione di una piattaforma, presentata nei tempi dovuti – ha affermato – alle associazioni datoriali e che ha l’ambizione di recuperare il potere d’acquisto. Sotto l’aspetto economico, è stato chiesto il recupero del 18%. E’ chiaro che rispetto a un settore che non ha risorse sufficienti, perchè il governo non presta attenzione rispetto a questo tema – aggiunge -, le associazioni datoriali non fanno altro che continuare a chiedere maggiore flessibilità e produttività in un settore dove si è ormai raschiato il barile”.
Qual è il giudizio sulla manovra varata dal governo? “Limitandoci a commentare il segmento di nostra rappresentanza – evidenzia il segretario generale Faisa Cisal -, ancorchè siano state riservate risorse pari a 500 milioni ad incrementare il fondo nazionale dei trasporti, riteniamo che sia purtroppo una misura ancora insufficiente perchè è una tantum, in quanto limitata al 2023, ma soprattutto perchè non è indicizzata. Le aziende che si trovano nelle condizioni di gestire il trasporto con un fondo nazionale così risicato non hanno grandi cose da fare se non tagliare il servizio, che spero non facciano, aumentare le tariffe, cosa che non possono fare, o incidere sul costo del lavoro”.
Per Mongelli, infine, occorre rendere “più moderno” il contratto collettivo nazionale: è “l’unica soluzione” per “il recupero del potere d’acquisto”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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