Di Francesco Monni su Venerdì, 13 Settembre 2024
Categoria: Top News

Webuild numero uno al mondo nella classifica ENR per il settore acqua

MILANO (ITALPRESS) – Webuild mantiene salda anche quest’anno la posizione come numero uno al mondo nel settore acqua. Il Gruppo, che da oltre un decennio svetta nella classifica ENR, rivista di riferimento per il settore su scala globale, ha superato ancora una volta i colossi cinesi di stato, dimostrando una solida capacità di resilienza e la capacità di cogliere le opportunità derivanti dai megatrend strutturali, quali la transizione energetica e climatica, la scarsità di risorse e la crescita demografica, in un settore in profonda evoluzione. In parallelo, Webuild continua la sua scalata in Australia, dove entra nella Top 5 dei contractor internazionali, in un percorso in crescita grazie alla realizzazione di progetti strategici a supporto dei programmi di transizione energetica del paese.
La classifica Top 250 dei costruttori internazionali per il 2024, elaborata da ENR sulla base dei ricavi generati dalle imprese al di fuori dei mercati domestici di riferimento nel 2023, vede Webuild in risalita al 14° posto, una posizione in più rispetto al 2023, con oltre 7 miliardi di dollari di ricavi generati fuori dall’Italia al 31 dicembre 2023.
Nel 2023, continua la nota, il Gruppo Webuild ha ulteriormente consolidato il percorso di sviluppo grazie ad una strategia basata sulla progettazione e costruzione di infrastrutture altamente complesse e innovative, dalle opere idrauliche alle linee ferroviarie e metro e ai ponti, che gli ha permesso di diventare un partner di riferimento per i clienti a livello mondiale, con costante capacità di delivery e oltre 270 opere consegnate negli ultimi 10 anni. Il Gruppo ha inoltre puntato al consolidamento della posizione di leadership nei mercati chiave come Europa, Australia, Stati Uniti e Medio Oriente, proseguendo con la politica di mitigazione del rischio. Le strategie implementate hanno permesso a Webuild di vivere nell’ultimo decennio una forte crescita dimensionale, che ha consentito di investire in innovazione, formazione, salute e sicurezza, e legalità, e in progetti strategici volti al de-risking del business, al miglioramento della profittabilità e alla generazione di cassa, oltre che al deleveraging.
I settori clean hydro energy e clean water rappresentano una fetta significativa dei ricavi del Gruppo, pari al 22% del totale al 30 giugno 2024, alimentati in larga parte dall’avanzamento di progetti idroelettrici tecnicamente sfidanti e che si pongono come best practice a livello mondiale per il loro tasso di innovazione come Snowy 2.0, il più grande progetto per la produzione di energia rinnovabile in Australia e il Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD) in Etiopia che, una volta ultimata, sarà la diga più grande d’Africa. A questi risultati, contribuisce anche la controllata Fisia Italimpianti, che serve oltre 20 milioni di persone con impianti di dissalazione, soprattutto in Medio Oriente. La dissalazione dell’acqua di mare rappresenta uno dei metodi più promettenti per risolvere la criticità della scarsità d’acqua, consentendo l’approvvigionamento di acqua pulita e potabile, per l’utilizzo quotidiano e pubblico, per i processi industriali, per gli usi sanitari e non solo.
Le opere di ingegneria idraulica, spiega ancora la nota di Webuild, hanno sempre rappresentato una caratteristica distintiva e di eccellenza del Gruppo. Nelle attività di engineering e realizzazione delle infrastrutture nel segmento acqua Webuild è protagonista a livello internazionale con progetti che per la loro rilevanza sono entrati nella storia, come l’ampliamento del Canale di Panama, considerato l’opera di ingegneria più importante del XXI secolo e tra le più grandi e complesse mai costruite, in termini di capacità tecnica e futuro impatto sul commercio internazionale, e il tunnel idraulico di Lake Mead, un articolato sistema di prelievo e trasporto delle acque di uno dei più grandi laghi artificiali degli Stati Uniti.
L’ascesa del Gruppo nella classifica legata al mercato australiano “rappresenta il riconoscimento di una strategia di crescita che Webuild persegue da anni. L’Australia rappresenta per il Gruppo il mercato non domestico più importante, con ricavi nel Paese pari al 24% del totale, e con la controllata australiana Clough, il Gruppo si sta espandendo anche in nuovi settori. A Melbourne, Webuild sta lavorando per lo scavo dei tunnel del North East Link, importante tratta della rete autostradale della città – si legge -. A Sydney, partecipa allo sviluppo della linea ferroviaria che arriverà al Western Sydney International Airport, il più grande progetto in PPP (Public-Private Partnership) nel New South Wales, dove il Gruppo è impegnato anche nel progetto di Snowy 2.0. Nel Northern Territory, le due società stanno avviando i lavori per la realizzazione nel porto di Darwin di un impianto per il sollevamento delle navi, il più grande nel suo genere nello stato. In Western Australia, stanno realizzando uno degli impianti di urea per la produzione di fertilizzanti più grandi al mondo e il progetto per il potenziamento del processo di trattamento dei fanghi dell’impianto per il trattamento delle acque reflue più grande dello stato”.

– foto ufficio stampa Webuild – Snowy 2.0 hydroelectric plant, Tantangara Adit and Reservoir, Australia | Webuild project –
(ITALPRESS).