Il 26 aprile scorso a Roma si è svolta la Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell’Ucraina. “Sono rimasto molto colpito – ha affermato Chyzhykov – dal livello della conferenza a Roma, un livello molto alto e questa è una cosa molto importante. C’è grande interesse – ha continuato – da parte delle imprese italiane verso l’Ucraina. Tutti nel mondo, in primis in Europa, percepiscono cosa sarà l’Ucraina dopo la guerra. Noi sentiamo che dovremmo essere parte dell’Europa, parte del mercato globale”.
All’estero, però, si è anche prudenti a causa della paura della guerra ma anche per l’immagine di un paese in cui ci sono ancora corruzione e inefficienza. “Per noi è molto importante – ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio ucraina – lavorare in futuro secondo le regole, cosa molto comprensibile per voi, per gli europei e, se posso dire, per le imprese evolute. Ovviamente capiamo qual è l’immagine dell’Ucraina, delle imprese ucraine, del fatto che a volte l’ambiente economico non è molto trasparente”. Però, ha assicurato Chyzhykov, “ora siamo sicuri di quello che stiamo iniziando a cambiare”. “Per noi adesso la cosa più importante – ha spiegato – è creare un ambiente economico comprensibile per i nostri partner all’estero. Centinaia di imprese ucraine si sono trasferite non solo dalla parte orientale a quella centrale e occidentale del paese ma anche in molti paesi vicini come Polonia, Slovacchia, Bulgaria, alcune di queste aziende sono in Romania, in Italia, ovunque”.
Tuttavia, secondo Chyzhykov, dopo la guerra “molti ucraini torneranno” e per il futuro c’è la volontà di “camminare seguendo la strada che abbiamo visto nei paesi vicini”, ha detto. “Ecco perché – ha proseguito – giunge un messaggio molto chiaro su cosa già abbiamo e su cosa stiamo pensando: prima di tutto vorremmo creare una delle migliori possibilità economiche in Ucraina, se paragonate ai paesi vicini”. Il paese “dovrebbe essere più attrattivo per gli investimenti internazionali e anche molto comprensibile per gli ucraini perché le imprese ucraine saranno tra i principali investitori nel nostro paese”.
Per Chyzhykov non serve aspettare la fine della guerra. “Dobbiamo iniziare a pensare adesso alla cooperazione futura”, ha sottolineato, spiegando di avere già incontrato alcune delegazioni provenienti da diversi paesi.
“È comprensibile che uomini d’affari e imprese stiano aspettando che la guerra finisca – ha aggiunto – ma molte aziende e delegazioni stanno venendo a incontrare le imprese locali e la Camera di commercio. Se sei un imprenditore, hai bisogno di capire meglio quale tipo di obiettivo ci sarà dopo la guerra e quale tipo di aiuto è necessario. E sappiamo cosa c’è dietro ad ogni progetto nel business: ha bisogno di tempo e preparazione. Molte imprese hanno iniziato a prepararsi ora per la fine della guerra”. In futuro “saremo al centro dell’interesse di molte aziende internazionali e molti paesi” però, secondo Chyzhykov, già ora alcune aziende provenienti dall’estero hanno cominciato a pensare di investire in Ucraina.
“Ad esempio – ha spiegato – ho incontrato una società britannica che vorrebbe investire e ha avviato nel paese un progetto che riguarda i prodotti surgelati. Una società ceca vorrebbe creare una nuova logistica tra l’Ucraina e la Repubblica Ceca. Molte aziende, quindi, hanno iniziato a pensare al futuro senza aspettare quando la guerra sarà finita. Abbiamo iniziato a prepararci, proprio ora”.
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