A fare gli onori di casa: Francesco Divella, supervisore del Molino di Rutigliano, e Vincenzo Divella, supervisore del Molino di Noicattaro entrambi parte attiva della quarta generazione Divella.
Qualche dato storico su entrambe le strutture. Il molino a grano duro di Noicattaro sorge su un sito risalente alla seconda metà dell’800, conserva ancora i muri portanti di tufo arenario con pavimentazione in legno sorretto da putrelle in acciaio. Oggi l’impianto macina 560 ton/24h di grano duro, per un totale di 1.300.000 quintali di grano macinato ogni anno e macina 560 ton/24h di grano duro, per un totale di 1.300.000 quintali di grano macinato ogni anno. L’impianto ha uno stoccaggio di grano annesso di circa 12000 tonnellate. Nello stabilimento di Rutigliano, invece, ha sede il molino di grano duro da 550 ton/24h e molino a grano tenero da 360 ton/24h, progettati e costruiti nella prima metà degli anni ’90 e strutturati in modo completamente indipendenti e principalmente al servizio dei pastifici di pasta secca e fresca(duro) e biscottificio (tenero) tramite linee pneumatiche. Hanno uno stoccaggio silos grano di 85.000 tonnellate. Entrambi possiedono anche un vasto magazzino prodotti finiti e 11 linee di confezionamento, 4 per i formati da 1 kg e da 5 kg, 4 per i sacchi di semole e farine da 25 kg, 2 per le semole rimacinate da 25 kg e 1 per i cruscami in sacchi da 40 kg.
“Siamo onorati di aver ospitato nella nostra azienda i più noti capi mugnai nazionali in occasione dell’annuale visita tecnica organizzata dall’Antim – spiega Vincenzo Divella jr -. E’ stata un’importante occasione per confrontarci e capire insieme quanto la tecnologia più avanzata e quindi anche l’intelligenza artificiale sia in grado di migliorare la produttività. Si tratta di un passaggio obbligato che punta all’innovazione senza dimenticare la storicità dei nostri impianti”.
– foto ufficio stampa Divella –
(ITALPRESS).