Tajani torna poi sulle tensioni dei giorni scorsi tra il governo e il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. “Criticare un commissario europeo non è un reato di lesa maestà. Come Italia abbiamo ottimi rapporti con la Commissione europea, siamo con l’Europa ed è la nostra stella polare – sottolinea il ministro -, ma siamo convinti che la Commissione debba fare la sintesi degli interessi di tutte le parti, una sintesi spostata troppo verso una politica austera non sarebbe buona. Il commissario deve fare gli interessi dell’Ue, l’importante che sia una sintesi equa. Ho invitato Gentiloni a fare questo ma non è nè una offesa e neppure un attacco”.
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(ITALPRESS).