Un episodio “gravissimo” che tuttavia, spiega il prefetto Maria Teresa Cucinotta, non deve spingere a “colpevolizzare l’intera città: dobbiamo favorire un cambiamento culturale, perchè è molto grave che ci siano ragazzi che ancora manifestano atteggiamenti arretrati e maschilisti”. Tale cambiamento, continua Cucinotta, deve passare da una concentrazione più massiccia dell’attività nelle scuole: “Va implementato l’aspetto educativo verso i ragazzi. Bisogna essere vicini a queste persone e alle loro famiglie: alla sanzione va affiancato un aiuto concreto”.
Il quartiere su cui si focalizzerà la maggiore attenzione, spiega il prefetto, è “la Vucciria, che in questo momento è il maggiore centro di afflusso dei giovani: lì abbiamo previsto un ulteriore presidio di forze dell’Ordine. Puntiamo a rafforzare il controllo sulle piazze della movida, in aggiunta ai servizi straordinari già presenti nei fine settimana: con il Comune vogliamo regolamentare i locali della zona e reprimere le attività abusive, ma serve una forte collaborazione anche dagli esercenti dei locali regolari”.
L’attività repressiva, precisa il vicesindaco Carolina Varchi, riguarda esclusivamente la mala movida e non la vita notturna in generale: “La movida rappresenta un segmento importante delle attività produttive della città, tuttavia per la sicurezza di cittadini e avventori serve una regolamentazione ancora più incisiva. Valuteremo misure specifiche per alcune zone della città, abbiamo disposto servizi speciali in orario notturno sui luoghi della movida: tali servizi saranno intensificati nelle prossime settimane”. Sul cantiere del Foro Italico dove è avvenuta la violenza di gruppo, aggiunge Varchi, “siamo pronti a riprendere i lavori per avviarne il completamento, ma più in generale abbiamo avviato un censimento di molti cantieri della città”.
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(ITALPRESS).