L’operazione, coordinata dalla Procura di Trani (BAT) e svolta dai carabinieri dell’Arte di Bari, ha complessivamente impegnato più di 300 militari dell’Arma.
L’ordinanza costituisce il risultato dell’indagine “Canusium”,
condotta dal Nucleo TPC di Bari, avviata nel 2022 a seguito
dell’individuazione, nell’agro di Canosa, di diversi scavi
clandestini. L’inchiesta, sviluppata e ampliata, anche sul piano
internazionale, a partire dallo scorso autunno, supportata da
attività tecniche, dinamiche e telematiche, ha consentito “di
individuare un’organizzazione criminale composta dal classico
repertorio strutturato di soggetti che compongono la filiera
tipica del fenomeno delinquenziale in danno dei beni culturali e
strutturata nel modo seguente: tombaroli, ricettatori di zona (1°
livello) e areali (2° livello), nonchè da trafficanti
internazionali”.
Il sodalizio, con basi operative nella provincia di BAT, con
diramazioni in Campania, Lazio e il resto della Puglia, aveva
avviato “un fiorente canale commerciale di monete archeologiche
che, frutto di scavi clandestini eseguiti in Puglia e Campania,
venivano poi cedute dai vari ricettatori ai diversi trafficanti
internazionali, i quali provvedevano a immetterle sul mercato
illecito globale, attraverso Case d’asta estere”.
– foto tratta da video Carabinieri TPC –
(ITALPRESS).