Nei primi 9 mesi del 2023 le posizioni lavorative a tempo determinato sono aumentate del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre quelle a tempo indeterminato sono aumentate di circa l’1%. Sia le posizioni lavorative femminili che quelle maschili hanno subito un incremento. La crescita è generalizzata anche a livello settoriale (tutti i settori produttivi sono cresciuti di percentuali intorno al 2%). Anche a livello territoriale, si assiste a una crescita dell’occupazione estesa a tutte le province sarde. Infine, con riferimento ai livelli di istruzione dei lavoratori, si osserva una performance significativamente superiore dei titoli di studio più elevati rispetto a quelli meno elevati: a fronte di una riduzione delle posizioni lavorative per coloro che possiedono al massimo un titolo di licenza elementare, si registra una sostanziale stabilità per chi possiede il titolo di licenza media e una crescita significativa sia per i diplomati (+4%) che per i laureati (+3%), confermando la programmazione dell’Assessorato del Lavoro sulle politiche di formazione professionale, mirata sia ai livelli più fragili del tessuto lavorativo che per tutte le altre categorie, disoccupati e giovani.
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(ITALPRESS).