La 14esima edizione riunisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati intorno al claim “Il sapore dei prati”, per sottolineare come dal latte di animali alimentati al pascolo derivino i formaggi migliori, rispettosi dei territori, del benessere animale e della nostra salute. Nell’edizione 2023 il Mercato italiano e internazionale torna a riunire casare e casari da ogni latitudine. Sono quasi 400 gli espositori presenti da tutte le regioni italiane e da 14 Paesi. Protagonisti i Presìdi Slow Food.
Nel padiglione Sardegna, inaugurato dall’Assessore dell’Agricoltura Valeria Satta, sono 13 le aziende che rappresentano tutta l’Isola. La partecipazione della Regione Sardegna voluta dall’Assessorato dell’Agricoltura tramite l’Agenzia Laore Sardegna vuole ha portato il meglio della produzione che rispecchia, con la bontà dei prodotti, la capacità delle maestranze sarde nel trasformare il latte ovino, caprino e di mucca. Negli spazi dedicati alla Sardegna, in Piazza Spreitenbach, i visitatori avranno l’opportunità di fare un’esperienza immersiva nella produzione casearia regionale attraverso un fitto calendario di eventi curati da Laore Sardegna e Slow Food Sardegna. Ricchissimo il programma che animerà l’area istituzionale tra degustazioni guidate, talk e incontri che racconteranno l’unicità dei tesori del mondo caseario sardo. Saranno presenti, insieme alle tre Denominazioni di Origine Protetta (DOP) Fiore Sardo, Pecorino Sardo e Pecorino romano, le nuove peculiarità della lavorazione a latte crudo, con formaggi pecorini a pasta cruda e ricotte stagionate, formaggi caprini e produzioni a pasta filata da latte vaccino, pecorini aromatizzati e affinati. Il viaggio nella qualità e nel gusto prosegue con le produzioni dei Presidi Slow food: Pecorino di Osilo, Casizolu del Montiferru, Axridda di Escalaplano, Fiore Sardo dei Pastori, Fresa di Ittiri e Pecorino dell’Alta Baronia. E poi i pascoli della Sardegna, i formaggi naturali e la storia della trasformazione del latte e ancora tanto altro.
“Dopo Bologna che ha visto il biologico sardo in mostra – sottolineato l’Assessore Valeria Satta – siamo pronti a quest’altra sfida, con i nostri produttori sardi. Questa volta si parla di formaggio e la nostra Regione, punto di riferimento in Italia e nel mondo, non poteva certamente mancare. Anche oggi rappresentiamo l’eccellenza e la qualità del nostro latte e del nostro formaggio, la nostra tradizione che ha radici profonde e che si tramanda da generazioni grazie ai nostri pastori e trasformatori che danno l’impronta di Sardegna come marchio di garanzia. Qui in Piemonte – ha detto ancora la Satta – celebriamo il formaggio a latte crudo. La Sardegna mancava a Bra da più di 10 anni, troppi per una Regione come la nostra che conta un patrimonio caseario ed un intero settore produttivo davvero importante”.
“E’ importante per la nostra Regione dare spazio, vetrina e conoscenza ai nostri produttori e alle nostre aziende soprattutto in questo momento di grande ripresa del comparto caseario. Il mio scopo, ha sottolineato ancora l’esponente della Giunta Solinas, sarà sempre quello di dare massima importanza e spazio ai nostri produttori”. Non possono mancare i Presìdi Slow Food dall’Italia e dall’estero, simbolo dell’impegno a tutela delle produzioni locali che racchiudono storia, sapori e tradizioni da proteggere. Dalla Sardegna nella via dei Presìdi e in molti appuntamenti del programma saranno esposti l’Axridda di Escalaplano, il Casizolu del Montiferru, il Fiore sardo dei pastori, la Fresa di Ittiri, l’Olio extravergine degli ulivi secolari, il Pecorino dell’alta Baronia, il Pecorino di Osilo e la Pompìa.
foto: ufficio stampa regione Sardegna
(ITALPRESS).