“Negli ultimi anni, dal 2020, è cresciuto moltissimo il fringe benefit, il buono acquisto, spinto dal governo Draghi post-pandemia come un ottimo acceleratore per l’economia, che oggi vale più del 35% di quello che i nostri clienti comprano – ha spiegato – Poi c’è la parte dei servizi creativi, i viaggi, la palestra, il teatro, e poi c’è la parte dell’istruzione: queste cose cambiano molto anche in base alla fasce d’età”. E sui servizi legati al welfare aziendale: “I nostri clienti sempre di più hanno bisogno di trovare forza lavoro giovane e attrarre nuovi ragazzi: la nuova generazione ha cambiato la propria relazione con il loro posto di lavoro – ha raccontato – Ai miei tempi contava il posto di lavoro e la realizzazione professionale, oggi quello che conta è un posto di lavoro dove in realtà ci si realizza attraverso la possibilità di guadagnare tempo per se stessi. Tutte le aziende chiedono a noi di dare contenuti che consentano di rendere interessante il posto di lavoro, non soltanto per quello che si fa negli uffici, ma anche fuori – ha aggiunto Ruggiero – L’aspettativa di chi utilizza il welfare è di avere un aiuto economico alla vita quotidiana, specie se si hanno figli o genitori anziani, per i ragazzi più giovani il primo focus è la semplificazione per l’accesso ai servizi”.
Infine, sulla sostenibilità aziendale: “Già da qualche anno pubblichiamo il bilancio di sostenibilità, per noi è un pilastro fondamentale. La nostra interpretazione è funzionale al business, non c’è un mondo sostenibilità e un mondo azienda – ha concluso – Ma c’è un mondo aziendale all’interno del quale cerchiamo di fare le cose come oggi richiesto e come dobbiamo fare pensando al futuro dei nostri figli”.
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