professionista è stata la finale di Siviglia nel 2004″, ha
ricordato Nadal. Venti anni fa, infatti, un 18enne Nadal si faceva notare battendo Andy Roddick e contribuendo al trionfo della Spagna sugli Stati Uniti. Venti anni dopo la sua prima finale Atp a Auckland e quello storico debutto in Davis, lo spagnolo ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. In mezzo 22 Slam, 36 Masters 1000, cinque Coppe Davis e due ori olimpici.
“Mi sento super fortunato per tutte le cose che ho potuto vivere. Voglio ringraziare tutto il mondo del tennis, tutte le persone che fanno parte di questo sport e coloro che sono stati miei compagni di squadra per così tanti anni, soprattutto i miei grandi rivali. Ho passato molte ore con loro e ho vissuto momenti che ricorderò per il resto della mia vita”, racconta ancora un emozionato Nadal, mentre si alternano le immagini dei suoi grandi duelli con Roger Federer e Novak Djokovic. E proprio il mondo del tennis è stato il primo a rendergli omaggio. “Ho sempre sperato che questo giorno non arrivasse mai. Grazie per i ricordi indimenticabili e per tutti gli incredibili traguardi nel gioco che amiamo. E’ stato un onore assoluto!”, ha scritto Federer sui social. “Sono stato molto fortunato a poterlo conoscere. Ci ha regalato tante emozioni quando l’abbiamo visto giocare. Ci ha anche dimostrato come rimanere umili, non è cambiato con il successo, ha scelto le persone giuste intorno lui, ha creato una grande famiglia”, ha ricordato Jannik Sinner da Shanghai. “Il
suo ritiro fa male perchè ci ha insegnato tantissimo, da lui ho
imparato che non serve fare sacrifici, ma rinunce, è uno dei
giocatori più sportivi di sempre, uno che si è battuto per tutti.
Speriamo di incontrarlo a Malaga, ma se ci sarà è perchè sarà
competitivo”, ha dichiarato il capitano azzurro Filippo Volandri.
“Abbiamo vissuto così tanto insieme che è difficile da spiegare”, ha poi ricordato ancora Nadal, mentre scorrono le istantanee dei suoi allenatori e di tutto il suo staff. “Sono stati una parte molto importante della mia vita. Non sono lavoratori, sono amici e sono stati al mio fianco in tutti i momenti in cui ho avuto bisogno di loro. Ci sono stati momenti molto brutti, momenti molto belli, momenti in cui hanno dovuto spingermi, sciogliermi”, ha detto ancora lo spagnolo. E infine la famiglia che “è tutto per me. Mia madre ha fatto tutti i sacrifici che doveva fare affinchè potessimo avere tutto. Mia moglie Mery, la mia compagna di viaggio perfetta. Mio padre fonte di ispirazione in ogni senso, è stato un esempio di impegno, di miglioramento”, ha concluso Nadal. Così due anni dopo Roger Federer, un altro gigante del tennis saluta. Con 1.080 partite vinte e 227 perse, il re indiscusso della terra battuta tornerà in campo per l’ultima volta, a distanza di quattro mesi dalla sfida
ai Giochi di Parigi persa contro Novak Djokovic. L’appuntamento è
il 19 novembre con la Spagna ai quarti di Coppa Davis.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).