Moufid è un giovane imprenditore italiano di origine marocchina, cresciuto nella provincia di Parma.
“Nella mia esperienza all’estero ho capito che l’Italia è un paese molto apprezzato. E’ la culla dell’umanità e ha fatto tanto anche nel mio paese. Ho voluto rendere Mintaka un punto di riferimento per le eccellenze italiane che vorrei esportare nei paesi del Nord Africa e del mondo arabo. Per me l’Africa è il futuro. Vorrei che conoscesse le eccellenze italiane e prendesse l’Italia come punto di riferimento”.
Il presidente della holding giudica positivamente il Piano Mattei. “Al di là della questione politica – ha affermato -, la vedo come un’iniziativa strategica ed economica importante. Il Mediterraneo è uno snodo importante a livello internazionale e mondiale e unisce varie culture e mondi. Il progetto è ambizioso – ha continuato – e spero che vada avanti. Come imprenditore cerco di dare il massimo contributo partendo dalle Pmi per esportare il più possibile nella zona del Medio Oriente e del Nord Africa. E’ un progetto che credo debba andare avanti ed essere sostenuto e amplificato il più possibile”.
“Gran parte del traffico navale – ha poi aggiunto – passa dal Mediterraneo. Il Marocco ha una posizione strategica e l’accordo che ha fatto con l’Italia è molto importante. L’Italia è un paese sicuro e stabile per cui averlo come punto di riferimento, nell’attività del Mediterraneo e nell’ambito del Piano Mattei, è una grande visione”.
La holding guidata da Moufid ha recentemente acquistato “Il Settimanale”. “Credo molto nella comunicazione. Una buona comunicazione – ha sottolineato – aiuta famiglie e imprese. Mintaka ha aperto varie divisioni, automotive, food, editoria, industrializzazione e automazione, dove l’Italia è leader mondiale. Vogliamo portare concretezza in termini di investimenti e dare continuità a un grosso problema che l’Italia ha: il cambio generazionale. Una buona comunicazione è anche insegnare alle imprese che il Made in Italy è ben visto all’estero. Una buona conoscenza del mercato internazionale è anche capire dove andare a esportare”.
Un impegno anche per i giovani. “Oggi in qualsiasi classe italiana – ha evidenziato – troviamo un’importante percentuale di giovani ragazzi nati in Italia, definiti oriundi, figli di genitori stranieri o che hanno un genitore straniero e uno italiano. Bisogna spiegare a questi ragazzi – ha aggiunto Moufid – che devono integrarsi e far parte del tessuto sociale. Avere un punto di riferimento è importante: voglio farmi portabandiera di questi ragazzi che rappresentano gran parte della popolazione italiana”.
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(ITALPRESS).