“E’ chiaramente un lavoro che possiamo e dobbiamo fare insieme. Da una parte il politico non può fare a meno della competenza dello scienziato e dall’altra parte lo scienziato ha bisogno del decisore politico per permettere che gli obiettivi della sua ricerca siano messi a disposizione di tutti. Sono due ambiti distinti ma incredibilmente complementari”, ha aggiunto.
“Non tutto ciò che è tecnicamente possibile è eticamente lecito. C’è un film recentissimo, ‘Oppenheimer’, che lo dimostra e affronta questo argomento – ha spiegato il premier -. L’intelligenza artificiale generativa sta aprendo scenari con i quali siamo chiamati a confrontarci molto più velocemente di quanto oggi non si stia facendo – ha aggiunto -. Siamo sempre stati abituati a un progresso che aiutava l’uomo, che però restava al centro del processo. Oggi non è più così, quello che può essere sostituito è l’intelletto, e l’uomo rischia così di non trovarsi più al centro. E’ un grande tema, con grandi conseguenze, pensiamo ad esempio ai deepfake. Noi senza rendercene conto stiamo barattando la nostra libertà per la comodità, potrebbe essere tardi quando ce ne accorgeremo”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).