“Nonostante i trattamenti attuali – spiega Arianna Gregis, Country Division Head Pharmaceuticals di Bayer Italia – c’è ancora un rischio significativo, soprattutto per i pazienti con diabete di tipo 2, che è stimato attorno al 61%, di dover affrontare la prospettiva della dialisi permanente. Questo sottolinea la stretta correlazione tra Malattia Renale Cronica e diabete, evidenziando la complessità della condizione. Ecco perchè la Giornata Mondiale del Rene 2024 assume una rilevanza cruciale e perchè Bayer è qui, a sostenere un’iniziativa alla Camera per sensibilizzare sulla salute renale. I dati evidenziano l’urgenza di ulteriori terapie per proteggere i reni, ritardare la progressione del danno renale e l’ingresso alla dialisi. La sfida è complessa ed è essenziale la collaborazione tra aziende, istituzioni, mondo politico, clinici, pazienti e associazioni pazienti. Da soli non ce la si può fare. Sono sfide che, come Bayer, conosciamo bene”.
“Con una storia di 160 anni – continua Arianna Gregis – manteniamo un impegno costante in innovazione e ricerca che si traduce in un passo avanti concreto, proprio di queste ultime settimane: le trattative con l’Autorità Regolatoria per un nuovo trattamento finalizzato a ridurre il rischio cardiorenale nei pazienti con malattia renale cronica e diabete tipo 2 hanno avuto esito positivo. Attualmente, siamo in attesa dell’ufficializzazione attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Nel frattempo, continueremo a lavorare per garantire che questa novità possa essere presto a disposizione dei pazienti che ne potrebbero trarre beneficio e dell’intera comunità scientifica”.
Nel 2023 Bayer ha investito 5.8 miliardi di euro in Ricerca a livello globale. “Investimenti che permettono di puntare sullo sviluppo di nuovi farmaci altamente innovativi che possono fare la differenza nella vita dei pazienti e, nel contempo, contribuire a una gestione più sostenibile delle risorse nel campo della salute”, si legge in una nota.
– Foto Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).