“Dal primo settembre – aggiunge – parte il Supporto per la formazione e il lavoro per chi, in età da lavoro, è a rischio di esclusione sociale e lavorativa – sottolinea la ministra – L’obiettivo è migliorare l’occupabilità delle persone per il mercato del lavoro. Le politiche attive saranno il driver”.
Calderone spiega che l’assegno di inclusione “mette in protezione le fragilità con l’aggiunta di una tutela ad hoc per le vittime di violenza di genere”. “Riconosce a questi nuclei un beneficio economico – dice – ma lo subordina all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa”. L’abolizione delle causali per i contratti a termine non apre alla deregulation “perchè, le causali nei contratti che supera- no i 12 mesi non scompaiono. L’obiettivo è una loro razionalizzazione, superando le difficoltà attuative del decreto Dignità – afferma Calderone – la semplificazione delle causali per i contratti a termine costituisce semmai un elemento chiarificatore, a vantaggio soprattutto dei giovani inoccupati. Ma questo non si traduce in un automatico incremento della precarietà”.
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