Rebrov cambia modulo e sceglie le due punte: Yaremchuk e Dovbyk partono insieme dal primo minuto. Tedesco conferma dieci undicesimi della squadra che ha battuto la Romania, in campo Trossard (al posto dello squalificato Lukebakio) con De Bruyne e Doku alle spalle di Lukaku. Occasioni col contagocce fino all’intervallo. Lukaku strozza un sinistro che diventa inoffensivo, mentre Casteels neutralizza senza particolari difficolta una botta potente ma centrale di Yaremchuck. Ancora il 9 dell’Ucraina ci prova di testa spedendo il pallone sopra la traversa e qualche minuto dopo la mezz’ora De Bruyne vuole sorprendere Trubin calciando direttamente in porta una punizione da posizione defilata che finisce sull’esterno della rete. Poco altro da dire sui primi 45′ in cui entrambe le compagini si perdono spesso nel momento dell’ultimo passaggio.
Più vivace la ripresa anche per merito di un Belgio che parte con un piglio più propositivo sfruttando la vivacità di Doku e del neoentrato Carrasco. Lukaku si ritaglia lo spazio per la conclusione ma il suo tiro finisce debolmente tra le braccia di Trubin che poi fa una grande parata sul tentativo improvviso di Carrasco. Passano i minuti e l’Ucraina, spalle al muro, è costretta a osare: Rebrov manda in campo Malinovskyi e poi Yarmolenko per Svatok. Chance per Dovbyk ma il capocannoniere della Liga calcia a lato, così l’occasione più clamorosa arriva direttamente da calcio d’angolo con la traiettoria a rientrare disegnata da Malinovskyi che stava per fare secco Casteels, reattivo a intervenire allontanando la sfera sulla linea di porta. In contropiede Bakayoko calcia a giro e non inquadra lo specchio, l’ultimo squillo è di Sudakov ma Casteels blocca blindando il pass per gli ottavi del Belgio e condannando l’Ucraina.
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(ITALPRESS).