Tra gli ambiti di intervento, l’offerta di beni e aiuti materiali, casa e accoglienza, sostegno nella ricerca di lavoro e nell’avviamento di nuove imprese in particolare in aree periferiche del Paese dove risorse e opportunità sono limitate. Nel secondo anno 2021-2022 l’attenzione è stata rivolta alle persone anziane, mentre nel terzo alla povertà giovanile e all’inclusione della popolazione anziana.
La collaborazione viene confermata nel 2023-2024 per il quarto anno, con un focus sul mondo del carcere e sul reinserimento delle persone detenute. L’intervento si svilupperà lungo quattro direttrici: promozione dei valori del rispetto delle regole, della legalità, degli altri, al fine di promuoverne il superamento delle condizioni di disagio e di esclusione; distribuzione di beni primari e altri beni di prima necessità, in particolare pasti, indumenti, prodotti per l’igiene sia in carcere sia presso strutture protette, a cui si aggiungono servizi di accoglienza e accompagnamento per i detenuti in permessi premio, agli arresti domiciliari o che hanno da poco concluso il percorso di pena; formazione, con corsi professionalizzanti e di accompagnamento al lavoro all’interno e all’esterno del carcere, con incarichi lavorativi durante e al termine del periodo di detenzione.
“La continuità è un importante fattore di efficacia nel contrasto alle disuguaglianze – ha detto Paolo Bonassi, Executive Director Strategic Initiatives and Social Impact Intesa Sanpaolo -. Dopo i rilevanti risultati raggiunti rinnoviamo il nostro impegno al fianco della Caritas Italiana per proseguire il programma di collaborazione ‘Aiutare chi aiutà a sostegno della sua attività meritoria. Il mondo del carcere, a cui il programma è destinato nell’anno 2023-2024, è un ambito su cui Intesa Sanpaolo interviene con impegno e risorse per dare dignità e nuova speranza a chi ha sbagliato e vuole ricominciare sul binario giusto”.
Per Don Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana, “è importante avviare cooperazioni in un’ottica di corresponsabilità per cercare insieme nuove strade e modalità di lavoro, coinvolgendo la comunità, ad ogni livello, e opporre alla società dello “scarto” un nuovo modello economico che metta al centro le persone, valorizzando i talenti di cui ognuno è portatore. La partnership strategica con Intesa Sanpaolo è un esempio di coprogettazione virtuosa fra enti non profit e organizzazioni profit. E’ un tentativo di coniugare, a servizio del bene comune, il ruolo delle imprese per la crescita del Paese e il ruolo della rete Caritas per accompagnare le persone più ai margini, con particolare attenzione alle nuove forme di povertà”.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).