“Noi abbiamo in Smau questo doppio ruolo, da un lato siamo vicini a tutte le imprese e le corporate che hanno esigenze puntuali di innovazione, per cui abbiamo istituito le figure degli innovation manager che interfacciano le aziende con chi offre soluzioni corrette – ha spiegato – E poi ci sono 150 eccellenze, start-up innovative che hanno già prodotti e servizi già pronti per il mercato, attori che le imprese non possono non conoscere per affrontare le sfide di questa stagione”.
Tra gli eventi di Smau, il principale è il roadshow, che raccoglie attorno a sè imprese, startup e big player e che si terrà a Milano a metà ottobre: “Smau è un pò come un’agenzia matrimoniale, il matrimonio però non può avvenire nello stesso condominio – ha sottolineato – Un’esigenza di innovazione non trova necessariamente match sul proprio territorio, da questo l’idea del roadshow, tappe internazionali che portiamo anche a Milano. Se guardo all’ecosistema Smau – ha aggiunto – noi prepariamo 150 start-up tutte in digitale, l’evento fisico e il rapporto di collaborazione tra un’azienda e una start-up nascono solo se c’è la stretta di mano: il momento fisico è vitale, ma non è più l’unico, il prima e il dopo può venire in digitale”.
Infine, tra le altre iniziative di Smau c’è il Premio Innovazione, con cui negli ultimi anni sono stati raccolti migliaia di casi di eccellenza, allo scopo di valorizzare e premiare chi ha iniziato il processo di trasformazione e rinnovamento: “Il Premio Innovazione è un altro aspetto fondamentale – ha concluso – Esiste da decenni, ma oggi il premio va in particolare alle aziende che sono riuscite a fare innovazione grazie alle start-up innovative”.
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