Infatti dalle acquisizioni investigative sono stati documentati sporadici incontri presso locali ricettivi al fine di allacciare e consolidare relazioni con esponenti siciliani della vita politica ed imprenditoriale. In proposito sono stati documentati anche incontri periodici tra alcuni dei destinatari del presente provvedimento cautelare, avvenuti all’interno di un fondo agricolo nell’area di Passo di Rigano, in forma altamente riservata finalizzati ad un confronto sullo stato dell’associazione mafiosa.
Nell’occasione gli investigatori hanno appreso che tra gli indagati sussisterebbe un patto di garanzia per un ingente debito maturato in passato in favore di un altro storico mafioso ergastolano stragista dello stesso territorio, oggi in regime di carcere duro. Nel tracciato filone investigativo tra le diverse ipotesi estorsive ascrivibili all’organizzazione mafiosa investigata, si richiamano le pressioni esercitate dal sodalizio al fine di garantirsi il controllo delle attività produttive insistenti nel settore edilizio, favorendo le imprese collegate a imprenditori sodali oggetto dell’attuale misura cautelare.
Nel medesimo contesto investigativo sono stati acquisiti elementi indiziari anche nei confronti di alcuni nuovi esponenti, sodali alla medesima compagine mafiosa, attivi nella pratica estorsiva, nonchè figure di riferimento in alcune iniziative imprenditoriali particolarmente redditizie per il citato gruppo criminale.
Tra queste, la società, A.C. Milano che gestiva la discoteca Notre Club, dove, fin dalla sua inaugurazione, si sono verificati diversi episodi di violenza, culminati anche, il 21 dicembre 2023, con l’omicidio di un giovane di 22 anni, Rosolino Celesia.
Nel corso dell’operazione gli investigatori hanno anche proceduto al sequestro preventivo di beni immobili ed imprese, comprensivo delle quote sociali, nonchè di rapporti bancari riconducibili, a vario titolo, agli indagati per un valore stimato di circa 10 milioni di euro.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).