“CNH – spiega Lambro- è impegnata nello sviluppo di nuove tecnologie ed è impegnata nel campo dell’innovazione. In tema di sostenibilità ambientale – continua- qui al G7 siamo presenti con il nostro trattore a metano, a conferma che puntiamo sulla ricerca di carburanti alternativi, per dare la possibilità ai nostri agricoltori di fare di più consumando meno”.
La società, presente in 170 Paesi nel mondo, dispone di 42 stabilimenti, dei quali 21 nella regione EMEA e 49 centri di ricerca e sviluppo. I dipendenti sono circa 40.000.
In Italia sono presenti la sede EMEA a Torino, 5 stabilimenti e 3 centri di Ricerca & Sviluppo, tra cui il centro di ricerca di riferimento per tutta la regione EMEA, a Modena-San Matteo. L’Italia è inoltre leader nella produzione di specialty tractors (per il 70% esportati in Europa).
Negli ultimi tre anni CNH ha investito circa 2,5 miliardi di dollari in acquisizione di aziende di tecnologia (Raven, Augmenta, Hemisphere). A questi si aggiungono investimenti annuali in R&D per un ulteriore miliardo di dollari al servizio di programmi di sviluppo prodotto, digitalizzazione, automazione, analisi dei dati e intelligenza artificiale per sviluppare il suo product portfolio.
Attraverso la sua tecnologia e i suoi macchinari, CNH è impegnata a sviluppare un modello di agricoltura e sistemi alimentari sostenibili, produttivi e resilienti, affinchè si possa realizzare il diritto a un’alimentazione adeguata e sempre più sicura.
CNH risponde alle sfide del settore e dei suoi operatori puntando ad un uso della tecnologia più intelligente e sostenibile: le sue tecnologie per l’agricoltura di precisione e l’automazione consentono alle aziende agricole di migliorare la produttività, riducendo lo sfruttamento del suolo e limitando l’uso di erbicidi.
-foto ufficio stampa CNH –
(ITALPRESS).