“Sono deluso dall’apprendere che la Wada ha scelto di appellarsi al risultato della mia udienza Itia dopo che i giudici indipendenti mi avevano scagionato e dichiarato innocente”, ha affermato l’azzurro. “Negli ultimi mesi e durante questo processo ci sono state tre udienze separate che, in ogni caso, hanno confermato la mia innocenza. Diversi mesi di colloqui e indagini sono culminati con tre giudici che hanno esaminato ogni dettaglio e con un’udienza formale. Hanno emesso una sentenza approfondita, spiegando perchè hanno stabilito che non ero in colpa, con tanto di prove chiare fornite e con la mia collaborazione garantita per tutto il tempo”, ha aggiunto il numero uno del mondo. “Sulla base di un processo così solido, sia l’Itia che l’autorità antidoping italiana hanno accettato la decisione e hanno rinunciato al loro diritto di presentare appello. Capisco che queste cose devono essere indagate a fondo per mantenere l’integrità dello sport che tutti amiamo; tuttavia, è difficile vedere cosa si otterrà chiedendo a un diverso gruppo di tre giudici di esaminare di nuovo gli stessi fatti e la stessa documentazione”, ha dichiarato ancora Sinner. “Detto questo, non ho nulla da nascondere e, come ho fatto per tutta l’estate, collaborerò pienamente in occasione del processo di appello e fornirò tutto ciò che potrebbe essere necessario per dimostrare ancora una volta la mia innocenza. Poichè il caso è ora in attesa di giudizio da parte del Tas non rilascerò ulteriori commenti”, ha concluso il tennista azzurro.
Anche la Wada ha fatto sapere che “poichè la questione è ora pendente davanti al Tas non farà altri commenti”. Il Tribunale arbitrale internazionale dello sport è un organismo giudiziario indipendente. Per il nuovo giudizio ci sarà un arbitrato con tre giudici, nominati uno dal Tas, uno da Sinner e uno dalla Wada. Si tratta di certo di una sentenza delicata, sia per i contenuti che per il fatto che vede protagonista, suo malgrado, fino a prova contraria, il numero uno del mondo. Decisivo sarà verosimilmente il giudizio del giudice nominato dal Tas. Lo stesso Sinner – che ha incassato il sostegno pubblico del presidente della Fitp Binaghi e del capitano azzurro di Coppa Davis Volandri – ha detto, in conferenza stampa: “Non è semplice. Pensavo che era tutto finito”. Ora invece comincia un nuovo iter legale. A favore dell’azzurro la sentenza di primo grado e il caso del calciatore Palomino, nel 2022 risultato positivo al Clostebol, con valori ben più alti di quelli registrati nei test contestati a Sinner, ma assolto da ogni accusa dal Tribunale nazionale antidoping. Contro il tennista italiano le richieste comunque “incalzanti” della Wada e il precedente di Sara Errani. La tennista romagnola nel 2017 era stata inizialmente sospesa dall’Itf per due mesi; successivamente, dopo il ricorso presentato dalla Nado Italia, venne squalificata proprio dal Tas di Losanna per altri otto mesi.
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(ITALPRESS).