Comunque assicura che “nessun testo è blindato. Io sono pronta a fare da mediatrice non sono sorda le esigenze degli altri. Vorrei che però ci fosse una reciprocità, che le opposizioni venissero incontro. Non voglio strozzare il dibattito parlamentare ma non diventi un dialogo tra sordi”. Poi, spiega che “il premierato all’italiana è già un adattamento alla sensibilità di tutte le forze politiche. Il premierato puro invece è stato contestato perchè avrebbe posto in un ruolo di subalternità eccessivo il Parlamento”. Quanto al cancellierato alla tedesca, proposto dal Partito democratico, la ministra ritiene sia “un’idea contraddittoria: parlano di non togliere i poteri al capo dello Stato proponendo un’istituzione impostata diversamente dalla nostra e che di poteri, al Presidente, ne concede ancora meno”. Il primo sì a Palazzo Madama, auspica, arriverà “entro tre mesi, spero”. Sarà così perchè “dipende dai lavori parlamentarie da quant ci metteremo a trovare il punto di caduta condiviso. Io sono sempre i asclto, pronta a fare la mediatrice verso le sensibilità di tutti. Lavoriamo insieme”, chiosa.
(ITALPRESS).
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