«C’è grande delusione per il comportamento di Italia viva. Renzi ha preso in giro gli elettori promettendo che avrebbe fatto un passo indietro e favorito la nascita di un grande partito liberal-democratico – prosegue -. E invece una volta rientrato in parlamento ha fatto saltare tutto per tenersi le mani libere e provare a entrare nel governo. Ma la responsabilità è mia che mi sono fidato, ora si volta pagina».
«Quello che serve è un grande Fronte Repubblicano che si ispiri ai valori della Costituzione. Valori che, come ha ricordato Mattarella, sono frutto di compromessi tra culture politiche molto diverse – aggiunge l’ex ministro -. Lanceremo a inizio ottobre un processo costituente, per riunire riformisti, liberali e popolari. Inviteremo anche le persone di Italia viva che si sono spese con passione per il Terzo polo. A partire da Elena Bonetti con cui abbiamo lavorato benissimo».
Al rientro dopo la pausa estiva l’obiettivo chiave è «il salario minimo. Dobbiamo chiudere un accordo tra il governo e le altre opposizioni per arrivare a un pacchetto che tuteli i lavoratori con salari drammatici – spiega Calenda -. Anche il Financial Times, non certo un giornale bolscevico, in un lungo reportage afferma che è uno strumento efficace per proteggere dall’inflazione i lavoratori poveri».
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).