Di Francesco Monni su Giovedì, 12 Dicembre 2024
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Bertola “Tra Italia e Romania interazione consolidata”

BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – “Abbiamo superato i 20 miliardi di interscambio economico” tra Italia e Romania, “è un’interazione consolidata, c’è sempre una grande attrattività per la Piccola e Media Impresa e per alcuni settori strategici, come quello energetico, il gas e il nucleare. Come Italia stiamo dando un contributo veramente importante”. Lo afferma Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania, intervistato da Claudio Brachino in occasione dell’apertura dell’ufficio di corrispondenza dell’agenzia Italpress a Bucarest.
“Abbiamo messo in pratica un progetto che è nato a Roma, e che ha trovato concretezza nell’accordo tra Confindustria Romania e Italpress”, dice Bertola, che spiega come l’organizzazione che guida sia “un pò l’entità guida di tutte le altre rappresentanze internazionali di Confindustria nell’Est Europa, ha una storicità di oltre 20 anni. C’è una bilateralità nello scambio che non è soltanto economico, ma anche umano. Tra Italia e Romania ci sono varie linee di collegamento, che arrivano alla parte più interessante che dobbiamo preservare, quella delle persone. Ottimi imprenditori in Romania, ma anche buoni cittadini rumeni. Quando siamo venuti qua abbiamo seguito l’evoluzione della delocalizzazione dei primi anni 2000 fino alla nuova internazionalizzazione, essenziale per sostenere le case madri in Italia – prosegue -. Noi qua portiamo il meglio della nostra industria, delle nostre filiere produttive, in settori strategici come l’alimentare, la moda e tanti altri comparti, e siamo dei contributori per il Paese anche in termini di risorse umane. La comunità rumena in Italia è importantissima, ha dato un contributo economico di sviluppo al nostro Paese e noi siamo stati formatori di queste professionalità. Ecco perchè per noi è importante creare un flusso bilaterale tra chi è partito dal Paese per cercare una vita più confortevole e un lavoro più interessante e chi invece adesso sta tornando per partecipare in maniera attiva allo sviluppo e alla crescita della Romania”.
Quella in Romania per Bertola è un’internazionalizzazione “buona”, perchè “è una movimentazione di produzioni e di servizi che vengono erogati all’estero ma con una grande sinergia con le case madri italiane. Diventano parte integrante della vita di un’azienda italiana, di una multinazionale. E’ una condizione indispensabile, lo fanno tutti in tutta Europa, e quindi anche noi in Italia abbiamo creato questa filiera molto affidabile e consolidata nell’Est. In Romania c’è una presenza molto significativa, e nel cambiamento che ha portato ad accorciare le filiere produttive e di fornitura, il reshoring, siamo in una posizione molto privilegiata”.
“Abbiamo la fortuna di avere qui uno dei sistemi Italia più completi dell’Est Europa – sottolinea il presidente di Confindustria Romania -, con l’Ambasciata italiana, il Capo Missione, l’Ita-Ice, l’Istituto di Cultura, abbiamo una funzione anche di promotore del Made in Italy, divulghiamo la cultura del fare impresa nel rispetto delle persone, in ambienti di lavoro qualificati e sicuri. Questo è un contributo al Paese che è molto importante”.
Il modello italiano della piccola e media impresa si rivela vincente. “Le Pmi le trovo estremamente migliorate, sono più consapevoli del nuovo ordinamento economico a livello globale. Sicuramente un’impresa indipendentemente dalle dimensioni, dal fatturato, dall’area geografica, è importante che sia virtuosa, e per essere virtuosi si può essere anche grandi da piccoli. Da italiani abbiamo dei vantaggi sugli altri: la dinamicità, la creatività, la voglia di fare, l’entusiasmo e l’amore per la propria azienda”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).