L’operazione è stata condotta dal Gico, nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, sotto la direzione della locale Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, attraverso il canale di cooperazione internazionale Interpol.
L’uomo, in passato, è stato già colpito da un provvedimento di sequestro di beni e dalla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, perchè ritenuto contiguo a Cosa nostra agrigentina. In tale contesto, in particolare, era emerso un ruolo attivo dell’indagato in seno ad una realtà imprenditoriale organica all’articolazione mafiosa di Licata.
Il provvedimento cautelare, cui ora è stata data esecuzione, era stato emesso dal Tribunale di Palermo in relazione ad alcuni episodi di estorsione ai danni di imprenditori dell’agrigentino, finalizzati ad accaparrarsi fabbricati e terreni oggetto di aste giudiziarie. Da tempo, il ricercato aveva fatto perdere le sue tracce sul territorio nazionale.
La cattura è avvenuta ad opera della Brigade Criminelle della Polizia tunisina, nel quadro di un’azione sviluppata
in costante raccordo con il Gico, al termine di più giorni di intensa attività in Italia e nel Paese estero.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).