“Con la guerra di aggressione della Russia all’Ucraina abbiamo scoperto che si può perdere anche la certezza degli approvvigionamenti, se affidati a filiere lunghe – non in termini chilometrici, ma anche in termini valoriali – e se ci si affida a nazioni instabili”, spiega. “Rinunciando alla propria produzione, si rischia di avere un uomo solo al comando che decide di cancellare le tue fonti di approvvigionamento, il tuo modello di sviluppo, il tuo modello di civiltà e quindi anche la tua libertà di decidere”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).