A introdurre la parte tecnica della presentazione è stato il general manager di Srm Intesa Sanpaolo, Massimo Deandreis: “Gran parte dell’economia italiana ruota intorno al mare e all’economia marittima. Non dimentichiamoci poi che la maggior parte dell’import ed export passa via mare. Per questo un gruppo bancario come Intesa Sanpaolo monitora questi fenomeni. Guardando all’economia marittima si capisce quello che accade a livello internazionale, perchè il 90% del commercio mondiale si muove via mare. Le stime ci dicono che anche nel 2024 e 2025 avremo un’ulteriore crescita: raggiungeremo i 12,6 miliardi di tonnellate spostate via mare”. A spiegare i numeri relativi alla Sardegna è stato Alessandro Panaro, direttore studi di Srm: “Il 91% dell’interscambio commerciale della regione viaggia via mare. Il traffico passeggeri cresce del 10%, con le crociere che registrano un aumento del 70%”. E ancora: “La Sardegna conta la presenza di quasi 2.700 imprese della filiera logistico-portuale, per un totale di 15 miliardi di euro”. Dati incoraggianti per Massimo Deiana: “Gli scali marittimi sardi sono spinti da investimenti infrastrutturali per oltre 600 milioni di euro nel quinquennio 2024-2029, contribuendo a generare a loro volta una spinta propulsiva al comparto marittimo nazionale”. Stefano Cappellari, direttore regionale di Intesa Sanpaolo per Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna, annuncia un importante investimento del gruppo per l’Isola: “Per l’economia del mare e per il turismo in Sardegna abbiamo messo a disposizione 2,4 miliardi di euro entro il 2026”.
Ottimi i numeri di Cagliari, confermato principale porto commerciale della Sardegna con 29,1 milioni di tonnellate nel 2023, nonchè primo porto crocieristico nella regione con 334mila passeggeri nel 2023 e un +76,5% nei primi 6 mesi del 2024. Bene anche il traffico Ro-Ro, soprattutto con navi che trasportano Tir e rotabili per un +11,6% nei primi 6 mesi del 2024, mentre è +63,2% sui container e +11,6% sulle rinfuse liquide. I porti sardi rappresentano il 9% del totale nazionale, sia per tonnellate di merci che per passeggeri. Viaggiano bene anche le Zone economiche speciali: sono oltre mille le domande presentate in Sardegna nell’ultimo anno per accedere al credito di imposta.
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