“A fronte del rischio di tagli per 12 milioni di euro derivanti dall’applicazione secca del tariffario Nazionale voluto dal Governo e che entrerà in vigore in tutte le regioni d’Italia- ribadisce la Todde – noi siamo già intervenuti per la nostra regione non soltanto compensando i mancati apporti, ma aumentando il budget complessivo fino a 170 mila euro in più rispetto al precedente tariffario in vigore in Sardegna”.
“In questo senso è stato predisposto un tariffario ponte, approvato in giunta lo scorso 30 dicembre, che aumenta il numero delle prestazioni rispetto al passato e mantiene l’equilibrio economico-finanziario. Stiamo lavorando per arrivare a un nostro nomenclatore regionale definitivo che risponda alle esigenze degli operatori e dei pazienti. A breve, infatti, verranno riunite le commissioni competenti composte da esperti sia di ambito pubblico che privato, per analizzare le singole prestazioni e aggiornare il sistema in modo efficace. Per far chiarezza in queste settimane di aggiornamento digitale del tariffario dal vecchio al nuovo, oggi in Giunta verrà discussa una delibera che garantirà la continuità delle prestazioni anche nelle strutture private accreditate, assicurando che quelle con codici o definizioni modificate vengano comunque rimborsate. Vogliamo salvaguardare ogni prestazione sanitaria essenziale per i sardi e continuiamo senza sosta a lavorare per questo” conclude la Presidente della Regione Sardegna.
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(ITALPRESS).