Nel merito della mozione ha detto: “I toni e i contenuti non favoriscono il confronto con l’opposizione, è una mozione ad personam che noi chiameremo “salvatodde”. Bene, noi non siamo disposti a fare la stampella davanti a questo pasticcio. Non c’è nessun golpe: se si andrà a casa si andrà perchè è stato commesso un pasticcio. Come mai vi accorgete solo ora di questo vuoto normativo? Perchè avete combinato un pasticcio. Non pensate a come salvare Todde ma a come iniziare a lavorare per i sardi”. Sempre dai banchi della minoranza piovono le contestazioni. Per Alice Aroni (Udc) “questa mozione è una pagina triste di questa legislatura e di tutta l’autonomia”, mentre il leghista Alessandro Sorgia ha detto che “questa è una mozione da dilettanti allo sbaraglio, il ricorso davanti alla Corte sarà rigettato e la presidente Todde, ossessionata dalle poltrone, dalla sua e da quelle che ha elargito, passerà alla storia anche per questo. La verità è che al presidente e il suo staff hanno sbagliato con il rendiconto delle spese elettorali e farebbe prima ad ammetterlo e dimettersi”.
Rivolto alla maggioranza, Antonello Peru (Sardegna20/20) ha rincarato la dose ricordando il suo caso: “Ho subito quattro processi e quattro assoluzioni, sono stato arrestato e sospeso da quest’Aula e senza alcun risarcimento. Ma non ho mai alzato la voce contro la magistratura, mi sono difeso nel processo e non dal processo. Ci opponiamo con fermezza a questa mozione perchè in uno Stato di diritto nessuno è al di sopra della legge”. Anche il capogruppo dei Riformatori, Umberto Ticca, ha definito “irricevibile la mozione”, mentre Piero Maieli (Forza Italia) ha detto: “Da subito avete occupato tutte le poltrone e adesso con la riforma sanitaria recuperate le ultime rimaste. Sulla Pratobello non avete ascoltato la voce di 220mila sardi. Non posso che farvi gli auguri di buon cammino”.
– Foto: Consiglio Regionale Sardegna –
(ITALPRESS).